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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

San Romero d'America, martire dei poveri

Globalist, 11 ottobre 2018 Quando, domenica 14 ottobre, mons. Oscar Arnulfo Romero sarà proclamato santo in piazza San Pietro insieme a Paolo VI, tanti penseranno che la Chiesa, dopo ben lunghi 38 anni di esilio ecclesiale imposti a  Monse ñ or , finalmente abbia chiesto scusa. In realtà, come spesso succede quando la grande storia dell’umanità si confonde con la piccola storia degli umili e dei disperati, l’evento di domenica, in qualche modo anticipato già tre anni fa quando Romero fu proclamato beato, ci dice quanto la profezia evangelica di un pastore, vescovo e uomo scorra oggi più viva che mai nelle vene del popolo di Dio e nei cunicoli sotterranei dell’umanità sofferente. Certo, ci voleva un papa latinoamericano come Francesco, per riconoscere le virtù eroiche e i miracoli di mons. Romero, arcivescovo di San Salvador, ucciso in  odium fidei il 24 marzo del 1980 dagli squadroni della morte che spadroneggiavano nel paese latinoamericano mentre celebrava la messa. Ci voleva

Ricordando fratel Carlo Carretto

C’è un insieme di nostalgia, gioia e riconoscenza nel far memoria di “questo” 4 ottobre di trenta anni fa. Nessuno avrebbe pensato (desiderato forse sì) che fratel Carlo Carretto, Piccolo Fratello del Vangelo, morto a Spello nel 1988 proprio nel giorno dedicato al santo di Assisi da lui venerato e preso ad esempio, un giorno o l’altro sarebbe stato ricordato con affetto e riconoscenza come testimone fedele del Vangelo e costruttore di buona speranza. Tanti anni sono passati. Oggi c’è papa Francesco. La Chiesa, non sola italiana, assaggia l’odore delle strade degli uomini, si pone in ascolto dell’umanità ferita e dimenticata. Credo che fratel Carlo si sarebbe trovato benissimo in questo tempo nostro così acciaccato, liquido, digitale, frammentato, ferito. Lo avrebbe accarezzato. Accompagnato lungo i confini della tenerezza e della comprensione. Gli avrebbe sorriso. Per poi punzecchiarlo a suo modo, davanti la Parola sacra, quella che salva. Di fratel Carlo inseguiamo quel suo s