Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Appunti per una Pasqua in uscita

Immagine
Il Dio in uscita che mi accompagna in questa Pesach duemilasedici ha il sapore del pane fatto in casa e i colori di un orizzonte infinito. Amo gli sconfinamenti, di cielo e di terra, le rotte geografiche dell’anima che mi portano altrove , in altri lidi di suono e silenzio, oppure, chissà, in un altrove in mezzo a una città che vorrei abitare con sguardo altro . I tempi prossimi di risurrezione hanno bisogno, a volte, di conflitti, di parole vere e forse dure, di abbandoni e ritorni, di de-istituzionalizzare il sacro e il profano. Scappo, quindi, a gambe levate da liturgie senza vita e senza spirito, da omelie imbarazzanti, da parroci-re di un impero fattosi solo Tempio che, tra qualche anno, cadrà in pezzi. Scappo da oratori e sagrestie, da una Chiesa baby sitter e da catechismi obbligatori e parrocchie che ancora oggi si sviluppano intorno al modello tridentino, da laici con il capo all’ingiù diventati presto cortigiani del re. Scappo, infin