Francesco: un papa di transizione?
I gesti e le parole di vescovo Francesco hanno varcato gli uffici curiali e le coscienze degli uomini, hanno posto domande a chi non crede o è in ricerca e fanno tremare i poteri forti della finanza e degli affari, per lungo tempo nascosti dietro “le perdonanze” di santa madre Chiesa. Due anni di pontificato dove la parola profezia ha di nuovo preso residenza nel lessico universale di una fede e di una Chiesa distratte, soprattutto nel passaggio temporale tra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, da scandali e ruberie, e da un vuoto di prospettive etiche e di senso che ha avvolto, come poche volte nella storia, i suoi stessi pastori. Una rivoluzione, quella di Francesco. Eppure, oggi, dopo questo tempo in cui la voce di Francesco è apparsa nitida e profetica per gran parte del popolo di Dio e l’esortazione evangelica Evangelii Gaudium l’atto del pontificato più intriso di significati e di prospettive evangeliche anche nel lungo periodo, è lecito porsi una domanda: basterà Frances