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Visualizzazione dei post da settembre, 2016

Le ragioni del "no" e il tempo del "sì"

Appartengo a una generazione orfana di “sì”. Il “no” mi è piovuto addosso in una stagione beffarda, lasciandomi poco spazio per pensarlo. In politica, il ventennio berlusconiano ha fatto a pezzi quel che restava del bene comune e ha tradito il grande sogno liberale di un Paese libero e giusto. Il mio “no”, quindi, è stato al pari di una risposta estetica, “corporale”. In economia, il ladrocinio della finanza globale nei confronti dei popoli del mondo e anche della middle class europea, mi ha portato a viaggiare verso le latitudini della “decrescita felice” e del consumo responsabile. Nella Chiesa, infine, il ventennio wojtyliano-ruiniano, mi ha lasciato la sensazione che una Chiesa chiusa, non aperta al mondo, vissuta come religione civile, la Chiesa della “legge” e dei valori non negoziabili, ebbene “quella” Chiesa non mi apparterrà mai. Oggi è un tempo di passaggio . Ne sento l’odore solcando le vie delle nostre città o semplicemente vivendo il quotidiano delle nostre vite. Alla