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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

Dopo il Family day: i cattolici, la famiglia, il potere

Dopo l’abbuffata mediatica del Family day è lecito porsi alcune domande su cosa abbia voluto dire questo evento alla pubblica opinione, laica e cattolica. Nessuno può negare la libera e appassionata affluenza di tante famiglie italiane (la stragrande maggioranza comunque appartenente al movimento ecclesiale dei Neocatecumenali, al quale il leader del Family day, il medico Gandolfini, appartiene), così come c’è da rimanere sorpresi rispetto ai “numeri” sparati dall’organizzazione – chiunque abbia partecipato a concerti pop e rock al Circo Massimo sa quante persone può contenere al massimo della sua capienza –. Un Family day assai diverso da quello del 2007, svoltosi in piena era Ruini – anche se era appena subentrato il card. Bagnasco a capo dei vescovi italiani – dove era evidente il fortissimo desiderio da parte del grande Richelieu italiano, di bloccare i Dico dell’allora ministro Rosy Bindi e di dare uno scossone al governo Prodi. C’è da aggiungere, però, che anche nel 200